I progressi nello studio di caso italiano del progetto BIOMETHAVERSE sono continuati durante il periodo autunnale e invernale. Sono stati compiuti significativi progressi nel completamento dell’installazione dell’impianto di ozonolisi. La fase di collaudo e i test iniziali sono stati completati con successo e l’impianto è ora pienamente operativo. La fase di controllo del processo è in corso al fine di ottimizzare i parametri operativi dell’ozonolisi e di integrare adeguatamente il pretrattamento con la successiva digestione anaerobica. Le attività di campionamento e analisi sono in corso.
Tutte le misure di sicurezza essenziali sono state implementate, inclusa la formazione completa del personale dell’impianto di trattamento delle acque reflue da parte di SIAD e le ispezioni approfondite da parte del dipartimento dei Vigili del Fuoco.
Contemporaneamente, gli esperimenti sull’impianto di Biomethanation Ex-Situ (EBM) stanno progredendo. Si stanno testando diverse durate e frequenze della fase di sfiato per valutarne l’impatto sulla resa del biogas, sulla composizione e sui fenomeni di diffusione inversa di metano e CO2 nel lume. Il secondo reattore, operante con biomassa sospesa, è in fase di avviamento.
L’ottimizzazione del co-digestore è quasi completata ed è pronto per l’installazione. Nel frattempo, sono stati eseguiti test di co-digestione semi-continua su scala di laboratorio alimentando una miscela di alghe (non trattate o pretrattate con ozono) e fanghi di scarto in un reattore anaerobico da 2L. I risultati hanno dimostrato la fattibilità dell’uso dell’ozono per aumentare la produzione di biogas dalla co-digestione di alghe e fanghi.
Con l’arrivo di condizioni meteorologiche più favorevoli in primavera, i partners riprenderanno gli esperimenti sulla crescita delle microalghe.